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Il futuro delle slot machines si chiama VLT "Video Lottery Terminal"
Con un’espressione inglese di carattere tecnico vengono definiti “Video lottery terminal” o più comunemente vlt , e dopo il successo ottenuto dalle new slot - le macchinette che comunemente troviamo in molti bar e sale giochi - stanno per entrare nel vissuto di molti giocatori italiani. Praticamente sconosciuti al grande pubblico, questi apparecchi sono creati negli Stati Uniti intorno alla metà degli anni ’80, e il nostro Governo, attraverso il decreto legge sugli adempimenti comunitari in materia di giochi (DL25 settembre n.149 coordinato con la legge di conversione 19 novembre 2008 n. 184), ne ha sancito l’avvio della sperimentazione. Recita il testo di legge: “al fine di promuovere il completamento della disciplina in materia di apparecchi per il gioco lecito, di cui all’articolo 110, comma 6, lettera b), del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, e successive modificazioni, entro novanta giorni dalla data di conversione del presente decreto, con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze... sono dettate le disposizioni occorrenti per disciplinare...la sperimentazione degli apparecchi di cui al predetto articolo 110, comma 6, lettera b), nonché la sperimentazione della raccolta del gioco praticato mediante i medesimi apparecchi”. Ma di cosa si tratta esattamente?
Per dirla con le parole degli esperti “Un vlt è un apparecchio normalmente basato su una tecnologia in grado di garantire elevate caratteristiche di sicurezza e operante solo in presenza di connessione di rete attiva”. In pratica parliamo di veri e propri computer caratterizzati dalla connessione in rete: rispetto alle attuali macchine presenti nei bar, che hanno un proprio software interno e una connessione alla rete di Aams che ne controlla essenzialmente l’attività di raccolta, i vlt vivono grazie a una centrale di controllo eterna, attraverso cui possono svolgere tutte le loro funzioni principali. Insomma: il software di questi apparecchi non è dentro la macchina, come nelle new slot, bensì fuori. La diretta connessione in rete, è bene ricordarlo, già sperimentata con le slot di nuova generazione (che possono funzionare solo in presenza di un collegamento alla rete dei Monopoli di Stato, aams.it, e di Sogei, sogei.it) anche per questi apparecchi diventa una “conditio sine qua non”, un fattore che, al di là delle prestazioni, ne aumenta all’ennesima potenza, sicurezza e controlli.
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